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Riconnettiti con la FOTOGRAFIA

Oct 14, 2024

Quante volte ti sei detto "sono pronto per questo!", solo per poi sentirti completamente bloccato, come se qualcosa dentro di te stesse dicendo "no, non sono pronto per niente"?


È una battaglia che si gioca tra la mente cosciente e quella inconscia, un conflitto invisibile che spesso determina i nostri comportamenti, le nostre emozioni e le nostre azioni.


Il Conflitto tra Coscienza e Inconscio: Chi Vince?


Dopo anni dietro e davanti alla macchina fotografica come fotografa di ritratto e attraverso la mia esperienza decennale come Counsellor, posso confermarti che nella maggior parte dei casi è l’inconscio a vincere.


Ed è proprio questo che spesso genera frustrazione, senso di impotenza e disconnessione con noi stessi.


Tutti quei momenti in cui ti sei detta da sola: "Non vengo mai bene nelle foto", o hai evitato con ogni mezzo una macchina fotografica, sono segnali che il tuo inconscio ti sta mandando.


Ma cosa ci sta comunicando?


La fotografia di ritratto, in modo sorprendente, può diventare un potente strumento di connessione e auto-esplorazione proprio per scoprirlo.



Fotografia di Ritratto: Un Atto di Riconnessione


Quando posi davanti all'obiettivo, il tuo corpo parla.


Esprime ciò che forse le parole non riescono a comunicare.


Ogni movimento, ogni espressione è una manifestazione di ciò che senti interiormente, anche se magari non ne sei pienamente consapevole.


La bellezza della fotografia di ritratto sta nel fatto che ti offre una via per ritrovare il contatto con quelle parti di te che magari hai trascurato o messo da parte.


Ma cosa succede quando non vuoi farti fotografare?


Spesso il rifiuto di mettersi in posa, quella resistenza che emerge, nasconde un messaggio importante.


È come se il tuo essere ti stesse dicendo qualcosa che dovresti fermarti ad ascoltare.


Ascoltare il Tuo Corpo: Un Passo verso la Consapevolezza


Immagina dunque la fotografia non solo come un modo per immortalare un momento, o per farti le foto del sito ma anche come uno strumento per fermarti, respirare e ascoltare.


Personalmente, quando sento il bisogno di riconnettermi, amo andare in spiaggia, specialmente d'inverno o all'alba, per ascoltare il suono del mare.


Peccato che io viva vicino Milano e quindi questa cosa la posso fare molto poco, quando torno a casa in Veneto.


Altre volte, però... quando il mare è lontano...


basta chiudere gli occhi e visualizzare quell’oceano immaginario che porta calma e serenità.


Tu invece, come ti riconnetti con te stessə?


Qual è il tuo modo per iniziare a sentirti di nuovo presente?


Magari provare una sessione

ed esperienza di

FLOW STATE PORTRAITS

potrebbe aiutarti a scoprirlo.



Ti aspetto!