Ritratti fotografici che svelano la tua essenza interiore: una storia affascinante

Io e Vanessa ci siamo conosciute a Aprile 2019 in California durante questo shooting.

Lei è una infermiera, una donna speciale, dolcissima che mi ha confermato come ognuna di noi si senta sempre un po’ inadeguata anche quando non ce ne sarebbe motivo (la vedete quant’è cool!?)

Ecco, il potere della fotografia di ritratto fatta bene è anche questo: dare alla persona ritratta un modo e un mezzo per vedersi con occhi “altri”, i miei in questo caso, e provare a scoprire parti di sé che da sola non vedeva.

Lo sapevi che una delle cose straordinarie (e “inquietanti”) del ritratto con macchina fotografica è che ti fa vedere l’immagine di te non ribaltata?

Mi spiego: allo specchio o coi cellulari (selfie) ci vediamo specchiati, ribaltati appunto.

Quindi la nostra percezione di noi non è esattamente quella che vedono gli altri ma quella che i nostri occhi vedono allo specchio.

Se non ci fossero superfici riflettenti al mondo, nessuno di noi saprebbe che faccia ha...

Questa per me è una cosa straordinaria e folle allo stesso tempo, un po’ come non sapere da dove nasce la materia dell’Universo.

Beh, tutto sto pippone per dirvi che è normale se nelle fotografie “vere e proprie” a volte non ti piaci (commenta il reel qui sotto su Instagram e dimmi com’è il tuo rapporto con le tue foto di ritratto, ti piaci o no?) perché questo dipende proprio dall’abitudine a vederti in modo diverso rispetto a come ti vedono gli altri e l’obiettivo della macchina fotografica.

Ci vuole un po’ di comprensione e di affetto per noi stessi per primi: il volersi bene parte anche da cose semplici e piccole abitudini.